Da Bobbio a Coli lungo la via degli Abati
Il percorso che da Bobbio conduce a Coli è quello che possiamo immaginare essere stato l’itinerario seguito da San Colombano mentre si recava verso il luogo eremitico della spelonca di San Michele.
Il cammino inizia al Ponte Gobbo (km 0- alt. 260 m). Attraversato il ponte si prende a destra la strada asfaltata che inizia subito in lieve salita, con un paio di curve. Dopo 400 m troviamo l’indicazione per Coli a sinistra (sentiero 159). Procediamo in salita su strada sterrata, con una rete verde sulla destra; dopo 200 m un cartello stradale, di tipo regolamentare ma appoggiato per terra, indica a destra un sentierino da prendere in salita. Attraversiamo poco dopo un ponticello di legno e, dopo circa 500 m sempre di salita su sentiero sassoso, attraversiamo una strada, per riprendere subito diritto il sentiero; nemmeno 200 m dopo ritroviamo la strada asfaltata, che attraversiamo nuovamente. Altri 500 m di salita e troviamo, dopo alcune case, di nuovo la strada carrozzabile che attraversiamo. Ancora 400 m di sentiero in salita e, dopo altre case (Case Bellocchi), prendiamo a sinistra la strada carrozzabile. Procediamo in falso piano e salita per 1,7km, giriamo a sinistra e dopo 200 m siamo nell’abitato di Santa Cecilia (km 3- alt.685), dove prendiamo un sentiero sulla destra. Procediamo per circa 700 m in salita e giriamo a destra su uno slargo dove troviamo il bar ristorante “Pineta”, in località Fontana, dove prendiamo fra le case, verso sinistra, il sentiero, che poi diviene erboso (all’inizio c’è un fontanile); saliamo ancora per 500 m arrivando in cima alla salita da dove già si vede Coli. La discesa è un pò ripida su fondo sassoso. Dopo 400 m attraversiamo la strada asfaltata prendendola a destra e in pochi metri arriviamo a Coli (km 5,9). Tratto da: “Guida alla via degli Abati”, a cura di Niccolò Mazzucco, Luciano Mazzucco, Guido Mori, Terre di mezzo Editore.
Da Coli alla Spelonca seguendo le orme di san Colombano
Dalla piazza di Coli parte il cammino, a tratti impervio e della lunghezza di 3 chilometri, che conduce alla spelonca. Il primo tratto è asfaltato, poi si procede su mulattiera e infine su sentiero in mezzo a boschi di castagni. L’itinerario è segnato dalla segnaletica CAI bianca e rossa.
Dopo aver percorso per alcune centinaia di metri la strada che dalla piazza del paese scende verso il basso, opportunamente segnalata, si trova un bivio con le indicazioni per Faraneto, Pontremoli: non bisogna seguirle ma andare dritto, tenendo la destra e superando le strutture del campo sportivo di Coli. Mantenendo la sinistra si prosegue quindi sulla mulattiera che scende al torrente Curiasca; valicato un ponticello in pietra si prosegue sul sentiero, inoltrandosi nei boschi di castagni e si inizia a salire sino ad arrivare al segnale di bivio dove è posto un cartello con mappa e un luogo di ristoro con panche e tavolo. Qui si abbandona la via e si prosegue a sinistra scendendo lungo uno stretto sentiero che conduce all’imponente anfratto roccioso. Consigliamo vivamente di non appoggiarsi alla staccionata in legno, al momento pericolante, e di utilizzare la corda posta sulla destra, per sorreggersi nei tratti più stretti e impervi.
Giunti alla cosiddetta spelonca, si può proseguire lungo lo stretto sentiero per alcune decine di metri e vedere l’unico muro rimasto della antica chiesetta.
Per tornare a Coli è necessario tornare indietro ripercorrendo la medesima strada.